Tracciabilità, logistica e magazzino: il valore del software gestionale nel settore ortofrutticolo
Tracciabilità, logistica e magazzino: il valore del software gestionale nel settore ortofrutticolo

Tracciabilità, logistica e magazzino: il valore del software gestionale nel settore ortofrutticolo

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La tracciabilità e la rintracciabilità degli alimenti sono indicati nel Regolamento CE n. 178 del 2002. A partire dal 1° gennaio 2006, a seguito dell’Accordo del 28 luglio 2005 tra Governo, Regioni e Province Autonome, in Italia l’obbligo è stato esteso a tutti i prodotti agroalimentari, mentre prima vigeva soltanto per carni, pesce e uova.

Nell’ambito del settore ortofrutticolo, quindi, oggi è necessario gestire in modo efficiente tutti gli stadi di lavorazione, dalla raccolta alla trasformazione fino alla distribuzione (tracciabilità). Analogamente, bisogna mettere in atto misure idonee, come ad esempio l’archiviazione in dati informatici, che consentano di fare a ritroso il percorso (rintracciabilità).

Affinché, tuttavia, gli operatori dell’ortofrutta non si limitino ad assolvere all’adempimento normativo, ma lo sfruttino come leva di modernizzazione dei loro processi, è opportuno che tracciabilità e rintracciabilità siano inserite all’interno di un’architettura più ampia, collegate in particolare alla movimentazione delle merci e alla loro rotazione in magazzino.

Tre funzioni integrate armonicamente in un ERP

Esistono, a tal proposito, dei software gestionali o ERP (Enterprise Resource Planning) nati proprio per rispondere alle esigenze del comparto ortofrutticolo, nei quali perciò tracciabilità/rintracciabilità, logistica e magazzino sono funzioni integrate armonicamente tra di loro. In questo modo l’osservanza della legge va di pari passo con l’ottimizzazione dei flussi produttivi.

Dal momento del conferimento a quello dell’uscita dalle linee di produzione, frutta e verdura seguono direttrici rigorose che, da una parte, assicurano i criteri della trasparenza su varietà, origine, categoria, calibro, additivi (quando presenti) per il trattamento di superficie della frutta; dall’altra, intercettano i costi durante tutte le fasi di lavorazione.

Poiché gli ERP sono piattaforme modulari, installabili su server locale (on-premise) oppure utilizzabili come servizio in Cloud, per supportare la parte operativa di logistica e magazzino si avvalgono di sistemi WMS (Warehouse Management System). Questi spesso “dialogano” con terminali mobili o con computer veicolari in grado di leggere le etichette apposte su imballi e vaschette. Inoltre, i WMS devono interfacciarsi sia con l’ERP che monitora il magazzino dal punto di vista contabile, fiscale e commerciale; sia con eventuali moduli che automatizzano lo stoccaggio e la movimentazione delle merci.

I vantaggi per l’ortofrutta di una gestione informatizzata

Il valore aggiunto di un gestionale specifico per l’ortofrutta deriva dalla sua attitudine a semplificare processi articolati e interconnessi, riducendo i tempi di evasione degli ordini e incrementando la produttività degli addetti.

Infatti, la gestione informatizzata e integrata di attività core quali tracciabilità/rintracciabilità, logistica e magazzino rende superfluo ricorrere alla memoria storica da parte di chi deve ad esempio trovare i prodotti da prelevare (picking), circoscrive notevolmente la percentuale di errore imputabile al caricamento manuale dei dati, così come permette di razionalizzare gli spazi del magazzino che vengono suddivisi con una logica dettata dal sistema stesso.

A tutto questo si aggiunge l’abbattimento del consumo di carta, con il conseguente risparmio connesso, unito a un maggiore rispetto dell’ambiente.

Infine, non va dimenticata la possibilità di estrapolare in qualsiasi momento dati e statistiche aggiornate sull’andamento del magazzino, che servono a identificare eventuali strozzature o snodi critici. Funzione, quest’ultima, che è garantita dagli ERP più evoluti che dispongono di moduli dedicati di Business Intelligence.

Perché le aziende ortofrutticole dovrebbero scegliere un ERP verticale

Oggi sul mercato sono presenti svariati ERP, tarati su aziende di tutte le dimensioni, ma non sempre verticalizzati sul settore dell’ortofrutta, che possiede determinate caratteristiche e peculiarità. Le aziende che vi appartengono (imprese commerciali, organizzazioni di produttori, società di trasformazione, vivaisti, mediatori ecc.) devono perciò orientarsi su software ad hoc, nei quali gli aspetti tipici del loro campo siano contemplati di default. Questo perché l’eccessiva personalizzazione, necessaria se l’Enterprise Resource Planning ha una struttura generica, potrebbe far lievitare i costi e i tempi di implementazione del gestionale, scoraggiando sul cammino di un auspicabile ammodernamento dei processi a cui l’imprenditore deve far fronte. Cosa che, al contrario, sarebbe evitata optando per un sistema pensato esclusivamente per l’ortofrutta e, di conseguenza, parametrato anche sui reali fabbisogni e sulla capacità di spesa di tutti i protagonisti della filiera.

 

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